mercoledì 20 luglio 2011

Inna - Deja Vu (feat. Bob Taylor) [Official Music Video]

lunedì 18 luglio 2011

Ci siamo, da oggi in Italia il cash game

Dunque ci siamo: oggi nellepoker room italiane arriva il tanto atteso poker cash game.
Si partirà inizialmente con delle sessioni con orari prestabiliti per poi arrivare alle h24.
Con questa nuova modalità di gioco, certamente cambierà il modo di giocare di tantissimi giocatori regolari di poker, che potrebbero abbandonare i sin qui frequentatissimi sit&go.
Questa variante, che permette di sfidare i propri avversari in modalità torneo su un singolo tavolo di gioco, è stata la scelta primaria per gli utenti amanti del poker e vogliosi di un pò di relax, guadagnando pochi soldi, senza dover affrontare i tempi lunghi del torneo multi tavolo.
Con l’ingresso del cash game tutto potrebbe cambiare: i Sit&Go rischiano di diventare la specialità più a complicata e meno sicura, e molti nuovi arrivati sicuramente inizieranno dalla nuava variante, più immediata e più attraente. Tutto questo, dunque, porterà i regular a guardare altrove.
Il cash game invece, avrà tanti seguaci perchè consente di giocare esattamente quanto e come si vuole.

giovedì 14 luglio 2011

Hellmuth protagonista assente delle WSOP 2011



Phil Hellmuth ultimate bet 300x281 Hellmuth protagonista assente delle WSOP 2011
Phil Hellmuth é un personaggio capace di fare notizia sia quando siede al tavolo verde, sia quando, come in questo caso, non gioca. Il vincitore di ben 11 braccialetti alle Wsop é infatti arrivato in ritardo al Day 2A dei Main Event, non sapendo di doversi sedere al tavolo nella giornata di ieri.
Dopo che il suo posto è rimasto vuoto per ben due ore, gli organizzatori del torneo e la security dell’albergo dove“Poker Brat” è soggiornare da sempre a Las Vegas, hanno iniziato a cercarlo, trovandolo mentre era tranquillamente intento a schiacciare un pisolino nella sua camera.
Alla notizia che doveva partecipare al Day 2A, Hellmuth si è preparato in un men che non si dica, prendendo il suo posto al tavolo. Davanti a lui uno stack decimato dai bui, con poco meno di 7.000 chips a sua disposizione.
Hellmuth, nonostante ciò, è riuscito a passare al Day 3, arrivando sino a circa 65.000 chips, terminando in 148esima posizione.
articolo pubblicato da pokermondiale.com

mercoledì 13 luglio 2011

Rifiuti: sempre piu' cumuli a Napoli

Asia, conferiomenti diminuiti di 300 tonnellate su altri giorni

(ANSA) - NAPOLI, 13 LUG - Supera le duemila tonnellate la quantita' di rifiuti non raccolta per le strade di Napoli. Per la precisione, sono 2.150 le tonnellate in giacenza secondo quanto fa sapere l'Asia, azienda speciale del Comune di Napoli, addetta alla raccolta. Stamattina alle 9 erano state conferite in tutto 403 tonnellate, di cui 238 a Giugliano (sulle 650 programmate) e 164 a Tufino (su 350). Una diminuzione, spiega Raphael Rossi, presidente di Asia, 'di circa 300 tonnellate rispetto agli altri giorni'.

Roma: inizia l'era americana


(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Sotto un sole cocente si e' svolto stamani al centro sportivo di Trigoria il primo allenamento stagionale della nuova Roma targata America. La squadra, agli ordini del nuovo tecnico spagnolo Luis Enrique, e' rimasta in campo per poco piu' di un'ora svolgendo sia una parte atletica sia una parte col pallone. All'ingresso c'erano oltre 100 tifosi. Assente, con permesso della societa', Cicinho, e lavoro differenziato svolto dal cileno David Pizarro. Venerdi' la Roma andra' in ritiro a Brunico.

California, sesso sul tetto dell’università



 Chissà se gli americani hanno perso totalmente la testa… fatto sta che sempre di più si stanno lasciando andare, contravvenendo alla loro anima prettamente puritana, ad episodi a base di sesso. Non parliamo di stupide campagne o pubblicità ammiccanti: parliamo di vere  e proprie pazzie a base di kamasutra.
E se avete trovato interessante la lezione di autoerotismo condotta dal professore dellaNorthewestern  University di Chicago, rimarrete sicuramente estasiati davanti alla sessione intensa di sesso sul tetto avvenuta un paio di giorni fa sopra un palazzo storico del campus dell’Università della California del sud a Los Angeles.
Onestamente non siamo convinti che la giovane coppia di funamboli non fosse consapevole di essere stata ripresa e fotografata, ciò non toglie che due ragazzi si sono lasciati andare ad una vera e propria maratona di kamasutra composta da tutti i maggiori stili di rapporto umanamente conosciuti.
A quanto pare il protagonista maschile è un ragazzo rappresentante di una famosa confraternita. Ignota invece l’identità della ragazza. Le immagini che hanno fatto velocemente il giro del mondo riprendendo la coppia intenta a fare sesso in diverse posizioni, hanno fatto immediatamente il giro dei social  network e di tutti i media nazionali ed internazionali. E la scusa del risveglio ormonale dovuta alla primavera non è stata presa troppo sul serio. Il bello è che tutto è avvenuto davanti ad almeno 100 studenti, riunitisi sotto il palazzo per assistere a quello che era stato annunciato da qualcuno come un “evento filantropico”.
Di sicuro i presenti non sono rimasti assolutamente delusi dalla scenetta, dato che dueamanti hanno preferito rimanere sul bordo del palazzo per l’intera durata della loroperformance, non lasciando veramente nulla al caso e soprattutto non nascondendo nulla.
L’associazione degli studenti dell’Università della California del sud ha fatto sapere di non aver gradito lo spettacolo a luci rosse sul tetto, ed ha deciso di sospendere il ragazzo per “comportamento disdicevole”. Spulciando negli annali dell’Università si è poi scoperto che il ragazzo era già stato “segnalato” in passato per uno scandalo a sfondo sessista: in passato avrebbe spedito diversi mesi il nelle quali descriveva le donne come oggetti ed obiettivi.

Esibizionismo, come nasce?



Esibizionismo: una parola dalle tante accezioni. Di certo quella più comune è quella a sfondo sessuale. Insomma, unite girarci troppo intorno. Specialmente l’universo femminile un po’ di esibizionismo lo ha insito nel dna.
Perché a prescindere dall’essere vestite o spogliate, ci piace essere apprezzate, senza se e senza ma.  Di certo però quello di cui stiamo per parlarvi  si discosta un poco dall’innocente voglia di farsi apprezzare con la nuova gonna corta o con una mise un po’ provocante.
Immaginate di essere sulla spiaggia e che scompostamente, mentre leggete un libro che vi interessa, la vostra mano vada sovrappensiero a stuzzicare un poco il vostro costume scoprendone l’intimità. Non vi accorgete però che davanti a voi, senza perdersi un attimo della scena, un bel ragazzo con nochalance (ma neanche troppa)  vi fissa e con celata atteggiamento di circospezione fa quasi altrettanto, regalandovi uno spettacolo in diretta della sua erezione.
Non è una scenetta da fiction. Questi piccoli siparietti accadono più di quanto si pensi.
L’esibizionismo non è però solo a “senso unico”. E’ una partita che si gioca anche in coppia. Avete mai provato a dare un occhiata agli annunci personali sui giornali a distribuzione gratuita, o ancor meglio a community più o meno orientate verso ilsesso?
Le pagine dei forum quasi traboccano di coppie alla ricerca di un po’ di divertimento  particolare, in luoghi più o meno pubblici.  E se vi chiedete cosa li spinga… rispondere è tutt’altro che difficile. Si tratta del desiderio dell’illecito e del diverso che si uniscono in un mix impressionante di emozione in grado di essere soddisfatta solo attraverso lacondivisionemessa in mostra della propria sessualità. Si tratta di uno stimolo importante per la libido di molti.
Un esempio? Recentemente  un professore di psicologia e scrittore statunitense ha organizzato una particolare lezione di sesso dove una coppia di esibizionisti dava il proprio contributo alla scienza, attraverso il raggiungimento dell’orgasmo di lei, corredato da sex toys. L’eccitazione dalla donna era maggiorata non solo dal particolare gioco ma anche dalla presenza di tutti coloro che la guardavano. E se pensate che non è per tutti… avete ragione a metà.

Arriva il cash game e Big Poker è la prima piattaforma collaudata per il Cash Game


Roma (AGICOPS) – BIGpoker è la prima piattaforma italiana collaudata da AAMS per il Poker Cash Game. La poker room italiana ha passato con successo i controlli avvenuti oggi presso la sede romana di AAMS e ha visto così promosso a pieni voti il suo software per il Poker Cash Game, prima poker room in Italia a ricevere il via libera dai Monopoli.
A breve, quindi, disponibili su BIGpoker i tavoli di Poker Cash Game nelle varianti No Limit, Pot Limit e Fixed Limit. Saranno previsti livelli di bui variabili da 0,01/0,02€ fino a 5/10€ con un massimo di posta per giocatore per tavolo fissato per legge a 1.000€. Sono inoltre state sviluppate particolari funzionalità per migliorare l’esperienza di gioco dei player sui tavoli Cash Game di BIGpoker, come la lista d’attesa in ingresso, la possibilità di impostare un’autoricarica direttamente sul tavolo e la protezione da disconnessione (all-in protection).
articolo pubblicato da Agicops.com

CasoFull Tilt Poker ed investitori europei: negoziazione in esclusiva!!



Full Tilt Poker ed investitori europei: negoziazione in esclusivaROMA (Agicops) – La vicenda che ha visto Full Tilt Poker protagonista di questa prima metà di luglio continua a tenere gli utenti della room, ma anche tutta la comunità del poker, con il fiato sospeso. Qualcosa potrebbe venire alla luce dopo il 22 del mese corrente quando dovrebbe scadere il termine di tre settimane concesso ai potenziali investitori europei per effettuare la due diligence.
Secondo quanto riportato da Subject: Poker, e riferito dalle sue fonti, il 30 giugno sarebbe stato raggiunto un accordo di negoziazione esclusiva  tra la poker room e gli investitori volto a fermare le trattative con altri potenziali interessati per un periodo di almeno tre settimane nel quale il pretendente principale deve condurre la due diligence e negoziare con i dirigenti del sito di poker.
La due diligenze, il processo investigativo che viene messo in atto per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda, nel caso di FTP potrebbe rappresentare un grosso ostacolo, considerando la complessa struttura aziendale e tutti i vari problemi che hanno colpito la room in questo periodo, compresi quelli con il Dipartimento di Giustizia USA. E’ da sottolineare che fino ad ora l’unico accordo raggiunto è quello relativo all’esclusiva nelle trattative, anche se, il fatto che FTP abbia congelato i negoziati con altri potenziali acquirenti, possa far presagire che vi possa essere, tra la room e gli europei, una futura convergenza di interessi.
Sempre secondo il sito, ci potrebbe essere, inoltre, un accordo con il DoJ, il quale potrebbe portare alla rinuncia, nei confronti delle rooms coinvolte dal blocco, del risarcimento da  3 miliardi di dollari, qualora i giocatori fossero risarciti.
Ad aver avviato le trattative sarebbe stato Phil Ivey, lo stesso player e azionista della Tiltware che lo scorso maggio presentò una denuncia civile contro la società.
Articolo pubblicato da Agicops.com

martedì 12 luglio 2011

Sex Toys dal Giappone, ecco le bambole sosia in silicone!!

Siete a corto di idee per i vostri regali di Natale? Che ne dite di regalare al vostro fidanzato un androide plasmato a vostra immagine e somiglianza da portarsi dietro durante i lunghi viaggi di lavoro? E non parliamo di una comune bambola gonfiabile, bensì di un sosia perfetto di voi stesse: stessi occhi, capelli, colore di capelli, voce, altezza e misure.
Ora è possibile ordinare un sosia in silicone su misura come quello della foto e acquistarlo direttamente presso una catena di grandi magazzini giapponesi, per l’astronomica cifra di 20 milioni di yen, che corrispondono a circa 155 mila euro. Il prezzo è giustificato dal fatto che a produrre questo giocattolo erotico di lusso è la Kokoro, una delle principali società di robotica del Giappone.
L’azienda creerà il robot tramite un calco in silicone del vostro corpo, e avrà perciò la stessa faccia, le forme, i capelli e gli occhi del cliente. Le espressioni facciali del “sosia” verrano riprodotte meccanicamente, e si baseranno sulla mimica del compratore. Purtroppo l’androide (a questo punto chiamarlo sex toy ci sembra un po’ riduttivo) non è ancora in grado di camminare, né di stare seduto in posizione perfettamente eretta. Ma le love dolls del Sol Levante fanno un certo effetto anche sdraiate sopra un letto. Piccola nota: il gatto in foto è vero, e non lo trovate in vendita nei negozi di elettrodomestici.

WSOP DAY 2 A

wsop 2011 300x163 Le WSOP 2011 entrano nel vivo: é iniziato il Main Event  Siamo giunti nel vivo del main event WSOP. Day 2 a, molti gli italiani  sono arrivati a questo day 2 tra cui il november nine 2010 che però viene eliminato durante il corso della giornata. Ottima prova quella di Massimiliano Martinez, sta giocando molto bene a queste WSOP  e chiude il day2 tra i primi nel chipcount con 355k. Altri Italiani oggi per questo Day 2 B, tra cui Luca Pagano.
Tra gli eliminati italiani vediamo solo Filippo Candio e Marco Traniello che aveva iniziato il day2 con 6200 chip. Di seguito i primi dieci del day 3


Aleksandr Mozhnyakov 478,600
Tuan Vo 434,500
Guillaume Darcour t410,500
Stephane Albertini 400,100
Massimiliano Martinez 355,000
Mike Sowers 347,700 
John Ranzi 314,700 
Josh Gaytan 313,700 
Christopher McClung313,600


Full Tilt Poker, entro fine mese si torna online


Giungono notizie confortanti dalRegno Unito in merito alla nota vicenda della licenza per Full Tilt poker, che sta tentando in ogni modo di rimborsare i giocatori americani, condizione necessaria  per ritornare online con la propria sala.
Come si ricorderà, la commissione di controllo sui giochi online della Gran Bretagna, nelle scorse settimane, bloccò la licenza operativa per Full Tilt Poker, con sede presso l’isola di Alderney, nel canale della Manica. La Alderney Gambling Commission Control ritenne che per la poker room irlandese ci fossero più i requisiti per continuare ad offrire in piena sicurezza i suoi servizi di gioco per tutti i clienti britannici, in merito alla mancata solvenza verso i giocatori statunitensi. Adesso, a lanciare un salvagente per la poker room, è intervenuta una cordata di imprenditori europei che, investendo su Full Tilt,dovrebbero accellerare il risanamento dei debiti con questi giocatori.
Players statunitensi che nel frattempo, per non rischiare di rimanere a bocca asciutta, si sono uniti in una class-action per chiedere la restituzione dei soldi presenti sui loro account al momento della chiusura di Full Tilt Poker per il mercato americano.
Ora, dall’Inghilterra fanno sapere che ci si sta muovendo verso una risoluzione e che, risolvendo i propri problemi con la legge USA, a quel punto anch ela AGCC darebbe il suo benetare affinché Full Tilt possa tornare ad operare nel mercato britannico e mondiale (USA escluso) in generale. Qualora non dovessero esserci intoppi dell’ultim’ora dunque, entro la fine del mese Full Tilt Poker potrebbe ritornare online.


articolo pubblicato da pokermondiale.com

lunedì 11 luglio 2011

Polonia: Si Spoglia per prendere dei seggi!!

Una donna polacca ha deciso di lasciare nulla di intentato per afferrare un seggio del Consiglio di Varsavia.

Sara May, alias Caterina Szczolek, ha utilizzato le foto sexy di lei in bikini per unacampagna pubblicitaria con speranza di guadagnarsi un seggio del consigliodistrettuale nella sua città di Varsavia.

"Sono onesta, coerente e ambiziosa, laboriosa ed indipendente," 

"Voglio cambiare il mondo e aiutare le persone a risolvere i problemi", ha aggiunto.

In un annuncio, si è visto sdraiato sulla sabbia in bikini, dichiarando se stessa di essere "bella, indipendente e competente».

Un altro è un primo piano foto di lei in possesso di un piccolo cane, affermando che è "onesto, sincero e senza compromessi."

PLAYMATE ITALIA GOSIA GLAZER


La Playmate di maggio è polacca ma ama gli italiani che le dicono... "ciao bella"


nata: 2 settembre 1981, Poznan, Polonia
altezza: 170 cm
peso: 51 kg
misure: 88-60-88

Gosia odia la violenza, specialmente sugli animali. Non le piacciono le persone gelose e i finti amici che non dicono le cose in faccia e che sono pronti a pugnalarti alle spalle. Ma chi pugnalerebbe una bellezza del genere? Godetevi le sue prime foto, le altre vi aspettano in edicola.
Gosia Glazer Gosia Glazer

Full Tilt Poker, si vende una quota: la poker room ritorna in “linea

full tilt poker 300x300 Full Tilt Poker, si vende una quota: la poker room ritorna in lineaL’avvocato Jeff Ifrah ha reso noto che la vendita di una quota di maggioranza di Full Tilt Poker ptrebbe avvenire entro le prossime due settimane. Il cambio di proprietà, dunque, potrebbe portare anche al ritorno di fondi per i giocatori USA.
Successivamente, questa prima transazione permetterebbe anche la riapertura dei tavoli virtuali del sito, chiuso dopo che la Alderney Gambling Control Commission sospese la licenza di Full Tilt la scorsa settimana. Ma la domanda, nel caso ciò avvenga davvero, é: cosa succederà una volta che Full Tilt Poker tornerà online?
Molti players, infatti, sono emigrati in gran parte sui tavoli online di PokerStars.com, Party Poker.com e Cake Poker: torneranno a giocare sulla poker room irlandese o saranno frenati dalla paura di nuovi blocchi al sito?
La AGCC ha infine garantito che, una volta firmato l’accordo con gli investitori europei, il permesso per Full Tilt sarà immediatamente rilasciato e tutto tornerà come prima. Resta da vedere però, come reagiranno i giocatori.

Andy Beal ha perso $50 milioni nei cash game Highstakes

Andy Beal 300x199 Andy Beal ha perso $50 milioni nei cash game Highstakes
Dubbi non ve ne sono, Las Vegas resta indiscutibilmente la capitale del gioco d’azzardo: da questo lato di America infatti, giungono ed è possibile mettere in archivio le storie più bizzarre che hanno per oggetto il denaro (facilmente sperperato o guadagnato in quantità industriale), come quella che riguarda l’uomo d’affari Andy Beal, il quale pare sarebbe arrivato a perdere la bellezza di $50 milioni cash sui tavoli dei game Highstakes.
A rendere nota l’incredibile notizia, è stato un giornale locale di New York, il quale conferma che il noto bilionario uomo d’affari Andy Beal, amante da sempre del gioco d’azzardo e soprattutto del Texas Hold’em, avrebbe perso solamente in questi primi sei mesi del 2011 la bellezza di $50 milioni di dollari. Una fonte anonima avrebbe rivelato al “New York Post”, che Beal è stato visto svariate volte partecipare a partite con buy-in del valore di un milione di dollari, finendo per terminare ogni incontro con ingenti perdite.
C’é però da dire che l’imprenditore Andy Beal, che ha costruito il suo impero finanziario nel mercato immobiliare e grazie ad indovinati investimenti in banca, non è nuovo a partite highstakes con tali somme in gioco: in passato infatti, è stato protagonista di partite stellari con ai tavoli i più forti giocatori al mondo di poker, come Doyle Brunson, Chip Reese, Todd Brunson, Ted Forest, Howard Lederer, Gus Hansen, Phil Ivey, Barry Greenstein e tanti altri.
Noto a tutti con il nickname “The Corporation”, Andy Beal veniva spesso sfidato da questi giocatori in partite heads-up, dove i bui erano $100,000/$200,000 con addirittura più di 20 milioni sul tavolo. Ma Andy, infine, è anche famoso per aver vinto in un singolo giorno, il 13 Maggio 2004, la stratosferica cifra di $11.7 milioni di dollari, battendo personaggi del calibro di Chip Reese, Hamid Dastmalchi, Gus Hansen e Jennifer Harman, al Bellagio di Las Vegas.

Beyoncé - Best Thing I Never Had

domenica 10 luglio 2011

Inception - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic


Trama:
Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene contattato da Saito, un potentissimo industriale di origine giapponese, il quale gli chiede di tentare l'operazione opposta. Non deve prelevare pensieri celati ma inserire un'idea che si radichi nella mente di una persona. Costui è Robert Fischer Jr. il quale, alla morte dell'anziano e dittatoriale genitore, dovrà convincersi che l'unica cosa che può fare è distruggere l'impero ereditato. Saito avrà allora campo libero. In cambio offrirà a Cobb la possibilità di rientrare negli Stati Uniti dove è ricercato per omicidio. Cobb accetta e si fa affiancare da un team di cui entra a far parte la giovane Ariane, architetto abilissimo nella costruzione di spazi virtuali. In principio era Calderon de la Barca con il suo “La vita è un sogno”. Ma in principio era anche Memento che, visto alla luce di Inception può essere riletto come un banco di prova per quell'illusionista ad alto livello (vi dice niente The Prestige?) che risponde al nome di Christopher Nolan. Se, come molti dei film scritti e riscritti per troppo tempo, anche questo rischia a tratti il cerebralismo autoreferenziale, è però indubbio che il triplice salto mortale (tre sono i livelli da esplorare nell'inconscio onirico di Fischer) è perfettamente riuscito. Nolan affronta le dinamiche della psiche nello stato di sonno con la competenza di un esploratore dotato di mappe sconosciute ai più ma anche con la consapevolezza di chi è altrettanto a conoscenza delle alchimie più segrete della macchina-cinema i cui elementi sa distillare con sapienza, cercando anche di evitare il più possibile il ricorso agli effetti speciali. Perché Inception è al contempo una detection, una riflessione sul funzionamento della psiche, un melodramma, un film d'azione. Il tutto inserito nell'ambigua cornice di quella incapacità di distinguere tra apparenza e realtà che è propria di ogni essere umano quando, nel sonno, crea mondi tanto inesistenti quanto assolutamente ‘reali'. Nolan si concede anche ammiccamenti mitologici (Arianna) e cinefili (ad esempio scegliere “Je ne regrette rien” come canzone in un film che vede presente Marion Cotillard non dev'essere stato propriamente casuale) ma lo fa senza esagerare. Ci permettiamo di dare qualche consiglio: 1) Non fatevi raccontare (e non raccontate dopo la visione) nulla dello sviluppo delle vicende. Non capireste e/o non riuscireste a spiegare togliendo comunque il gusto della sorpresa. Un sogno raccontato in anticipo si trasforma in un incubo. 2) Diffidate dalle imitazioni che, quasi inevitabilmente, seguiranno. 3) Se amate le trame lineari andate a sognare altrove.

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American History X - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic


Trama:
Venice (Los Angeles) il giovane Derek (E. Norton) riacquista la libertà dopo tre anni di carcere per l'omicidio di due balordi neri che stavano per rubargli l'auto. Il fratello e gli amici, fanatici aderenti a un movimento neonazista, lo accolgono come un eroe, ma Derek è cambiato. Epilogo sanguinoso. Scritto da David McKenna e diretto dall'esordiente T. Kaye, noto regista pubblicitario, il dramma concentra nel giro di 24 ore la memoria e il senso di tre anni con l'ottica di Danny (E. Furlong), fratello minore di Derek e suo succubo. Interessante a livello sociologico come rapporto sull'odio razzista nelle grandi aree metropolitane degli USA, il film soffre di schematismo didascalico e di scarsità di sfumature nel disegno dei personaggi, anche e soprattutto in quello del protagonista, pur interpretato con istrionismo ben controllato dall'ottimo E. Norton.
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La città verrà distrutta all’alba - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic


Trama:
L'originale La città verrà distrutta all'alba rappresentò nel 1973 il ritorno di George A. Romero a un cinema dinamico e apocalittico, dopo il fondamentale La notte dei morti viventi. Agli zombie si sostituivano persone normali rese pazze da un virus colpevolmente propalato da fonti governative: il formato narrativo rimaneva lo stesso, ma lo spunto scientifico-tecnologico costituiva una variante significativa che avrebbe preso piede dando a Romero un altro primato nell'innovazione e togliendo al cinema “virologico” quell'aura asettica che sin lì l'aveva contraddistinto (Andromeda è un esempio tipico). Con tutto ciò, diversamente da La notte dei morti viventi, La città verrà distrutta all'alba di Romero non è un film perfetto. Perciò, un remake - in quest'epoca in cui tutto viene rifatto - trova già a priori meno obiezioni del solito. All'opera si è dedicato Breck Eisner, giovane regista californiano dal curriculum non trascendentale, sulla base di una sceneggiatura che rielabora ampiamente la storia originale. Nella pacifica cittadina di Ogden Marsh, la gente comincia a comportarsi stranamente. Un tizio armato di fucile irrompe nel campo di baseball dove si sta giocando una partita. Lo sceriffo David Dutten lo conosce, come conosce tutti in città: pensa che sia semplicemente ubriaco e cerca di convincerlo ad abbassare il fucile, ma, quando il tizio gli punta contro il fucile, è costretto a ucciderlo. La dottoressa Judy Dutten, moglie dello sceriffo, cerca di alleviare il senso di colpa del marito per un omicidio così incongruo, ma le cose sono destinate a peggiorare. Di fronte a una situazione totalmente inaspettata per uno sceriffo di provincia, David non si perde comunque d'animo e indaga assieme al suo aiutante Russell. I due trovano un aereo precipitato nella palude vicina alla cittadina. Il micidiale carico dell'aereo ha contaminato l'acqua di Ogden Marsh liberando un virus che rende pazzi. Andando contro l'opinione dell'autorità cittadina che teme per i raccolti, David chiude l'acqua, ma è troppo tardi. I militari circondano l'area per evitare che il virus si diffonda e il caos domina sovrano. I segni dei comportamenti instabili che screziano la perfetta armonia della tipica cittadina di provincia americana sono introdotti con gradualità e sapienza, attraverso un meccanismo narrativo fluido e oliato. La suspense è creata con cura e abilità, partendo dal rovesciamento inspiegabile della normalità e arrivando a un ossessivo scatenamento di una violenza sempre più selvaggia. La disumanità dell'intervento militare aggiunge ulteriori cupi dettagli a un quadro senza speranza nel quale le persone perdono ogni connotazione umana o se la vedono negare da quelli che dovrebbero portare loro salvezza. Rispetto al film di Romero (che qui figura come produttore esecutivo), questo ha le qualità che a quello in parte difettavano (coesione narrativa, costruzione della suspense, recitazione professionale, effetti speciali adeguati) e manca delle caratteristiche che rendevano l'originale un film particolare (forte connotazione politica e anti-istituzionale, cattiveria e anticonvenzionalità). Due film diversi, quindi, ma ugualmente validi e di solido intrattenimento. Un problema per lo spettatore odierno può essere la mancanza di novità: il film di Romero era un precursore, questo segue una lunga serie di film nei quali il contagio virale rende pazzi scatenati o zombie. Non si può farne una colpa a Breck Eisner che ha diretto con efficienza e sensibilità il materiale narrativo che aveva tra le mani, riuscendo a realizzare efficaci momenti di tensione e a dipingere con tocchi di verità un incubo moderno e realistico. Complessivamente buona la resa degli interpreti, con una particolare menzione per l'incisivo Joe Anderson, visto recentemente in Rovine, un altro horror interessante. Gli appassionati saranno contenti di vedere il fulmineo cameo di Lynn Lowry, che era tra i protagonisti del film originale.

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Scream 4 - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic



Trama:
Quindici anni dopo gli efferati omicidi di Woodsboro, Sidney Prescott è diventata una scrittrice di successo grazie a un romanzo che racconta la sua esistenza tormentata dai serial killer, mentre Stab, la serie di film horror ispirata a quei delitti, è ormai una saga interminabile piena di cliché e di allusioni. Woodsboro è tornata ad essere una tranquilla cittadina, dove vivono serenamente lo sceriffo Riley e sua moglie Gale Weathers, oltre che la cugina adolescente di Sidney, Jill. Ma alla vigilia del ritorno in città della giovane eroina per la presentazione del suo romanzo, qualcuno pare determinato a compiere nuovi massacri indossando ancora una volta la maschera di Ghostface. Diceva Marx che la Storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. Nel caso del mondo a scatole cinesi della (ex)trilogia di Scream, questa massima del materialismo storico veniva confusa e dissestata fin dall'inizio da un edonismo cinefilo, un piacere che accettava ed esibiva l'infinita ripetitività delle storie horror mescolando farsa e tragedia, sangue e risate, paura e parodia. I primi tre film concepiti da Kevin Williamson (il creatore della serie tv Dawson's Creek) e diretti da Wes Craven (il padre di Freddy Krueger e del ciclo Nightmare) affilavano le proprie lame sulle ferree regole del genere, per poi giocare coi coltelli di gomma della postmodernità, fra continui ammiccamenti ed eterni ritorni dell'uguale. Da questo punto di vista, la trilogia originale costituiva un perfetto circolo chiuso della cultura giovanile di fine anni Novanta, dove la sovraesposizione del cliché e il rodaggio della nuova serialità televisiva erano a beneficio unico dello spettatore. Dieci anni dopo molte cose sono cambiate, a cominciare dal fatto che i giochetti metalinguistici e autoreferenziali sono ormai divenuti una norma e che ulteriori cloni e parodie tratti da Scream (come la saga demenziale di Scary Movie) hanno portato a un eccesso di consapevolezza nello spettatore. Ecco così che riaprire il ciclo in un nuovo decennio, per Craven e Williamson non significa solo riscoprire i meriti della loro saga, ma anche riflettere sulle proprie colpe. In Scream 4, i ragazzi protagonisti non guardano più vecchi film horror in tv come nella trilogia originaria, ma derive autoironiche come L'alba dei morti dementi, e organizzano maratone della saga-simulacro Stab citando le battute a memoria. Certo, la sfiducia nelle nuove generazioni è una costante di tutta la serie: ma se nel primo film si esorcizzavano i demoni di una gioventù che confondeva realtà e finzione (“La vita è un film, solo che non puoi scegliere il genere”), qua si ironizza il più possibile su una generazione ben più smaliziata e assuefatta a violenza e omicidi, che sa che quel che importa non è più “vivere” un film horror, ma riprenderlo e trasmetterlo in diretta. Nel mettere in parallelo la storia di Sidney con quella della giovane cugina Jill, Scream 4 racconta in fondo proprio questo conflitto fra due epoche dell'horror: un horror allusivo, “analogico” e piacione ma non più giovane, contro un nuovo horror più sensibile alla nuova forma di celebrità dell'era 2.0 che alla vista del sangue. Ecco perché, più che come un nuovo sequel, Scream 4 si pone come un remake del primo film della serie: un anomalo reboot aggiornato all'epoca di webcam, smart phone e videoblog, eppure al tempo stesso consapevolmente fuori dal tempo. Se lo sguardo sulla contemporaneità e le sue passioni tecnologiche viene infatti perfettamente inserito nella narrazione, meno lo è il senso retrospettivo e un po' reazionario di un'operazione-nostalgia sui “mitici anni Novanta”, in cui Craven si impegna più a scagionarsi con ironia dalla deriva intrapresa dal new horror che a tentare di riformarne il senso. Se è vero che i tempi sono cambiati, lo stesso non si può dire per le regole del genere che, impegnate a determinare il trionfo delle vecchie generazioni sulle nuove, dimenticano di costruire scene di tensione meno svogliate e una paura più genuina. A parte questo, Scream 4 resta il migliore dei remake possibili, un gioco che deve anche al diaframma nostalgico e all'accumularsi di nuovi elementi una certa godibilità. Speriamo solo che dopo farsa e tragedia, non resti solo l'orrore.

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Un perfetto gentiluomo - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic


Trama:
Louis Ives è un giovane insegnante di letteratura presso un liceo a Princeton, con un grosso problema di timidezza e un'ossessione per la biancheria intima femminile. Dopo esser stato sorpreso dalla direttrice dell'istituto a indossare un reggiseno, Louis decide di trasferirsi a New York per trovare una vocazione artistica ed esplorare la sua identità sessuale. A Manhattan, trova un alloggio nel minuscolo appartamento di Henry Harrison, un eccentrico intellettuale di mezza età che sostiene di aver scritto un'unica grande opera teatrale nella vita e che questa gli sia stata sottratta dal precedente coinquilino. A poco a poco, Louis rimane sempre più intimorito ma stranamente affascinato dalle strane abitudini del suo padrone di casa, che dimostra di essere uno spiantato misogino di mentalità reazionaria, frequentatore dell'alta società newyorkese grazie al suo ruolo di accompagnatore per donne anziane ed estremamente facoltose. La grande narrativa americana si serve spesso della focalizzazione interna, di una visione e descrizione del mondo costruita a partire da un narratore che racconta in prima persona gli eventi di cui è osservatore silenzioso e affidabile testimone. L'ideale, dichiarato, di Un perfetto gentiluomo è quello della letteratura di Henry James o di Nick Carraway ne “Il grande Gatsby” di Fitzgerald: utilizzare un personaggio come una macchina fotografica per catturare le abitudini di un ambiente sociale, direzionando lo sguardo verso un personaggio istrione e carismatico. È il grande testimone che la letteratura americana ha lasciato al cinema classico (che ha sempre preferito la voce narrante di un comprimario-spalla a quella di un protagonista-eroe); ma è anche, in qualche modo, la cifra stilistica che la coppia di registi newyorkesi Robert Pulcini e Shari Springer Berman ha adottato in ogni film per raccontare un preciso contesto sociale. In American Splendor le tavole a fumetti autobiografiche di Harvey Pekar aprivano alla vita della gente comune di Cleveland, Ohio. Con Il diario di una tata, lo sguardo da giovane antropologa di Scarlet Johansson esplorava l'Upper East Side newyorkese dei bambini viziati e dei genitori ricchi, distratti e autoindulgenti. Un perfetto gentiluomo si serve invece dello sguardo ingenuo e confuso di Paul Dano per guardare agli intellettuali scrocconi dell'Upper West, artisti squattrinati ma troppo invecchiati e conservatori per poter rinunciare alle serate di opera o alle vacanze invernali a Palm Beach. Per calarsi nella parte del sedicente aristocratico Henry Harrison, Kevin Kline recupera e sintetizza due dei personaggi che più lo hanno reso famoso: l'intellettuale schizofrenico de La scelta di Sophie e il folle criminale anglofobo di Un pesce di nome Wanda, virando su un versante esplicitamente comico e satirico. Se il gioco dei ruoli fra mentore e adepto dei due attori rappresenta senza dubbio la parte migliore del film (con Kline-Harrison che insegna a Dano-Ives come entrare a teatro senza pagare e come urinare per strada senza dare nell'occhio), è nell'indecisione della sua natura che Un perfetto gentiluomo spiazza senza centrare nessun obiettivo. Come per la sessualità del suo giovane protagonista, il film cerca sotto vari travestimenti una sua personale identità, e sequenza dopo sequenza assistiamo a un romanzo di educazione sentimentale, a una commedia surreale, a un ritratto agrodolce di un'élite decadente senza portare a compimento nessuno di questi percorsi. Enfatizzata da una galleria di eccentrici personaggi che le girano attorno, la storia scritta da Jonathan Ames (creatore della serie televisiva Bored to Death) riesce senza dubbio a comunicare lo stesso stato di indecisione e disorientamento dei suoi protagonisti. Il problema è che lo fa attraverso un'accumulazione di idee bizzarre ai limiti dell'aggressività, tanto da far perdere presto forza alle sue stesse intuizioni.

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