lunedì 20 giugno 2011

Martyrs (Sub ita) - Streaming: MegaVideo, MovShare - Download: Megaupload, FileServe, FileSonic


Trama:
Prima del divieto ai minori in Francia, rivisto e ritirato tra mille dibattiti, c'era stato persino il rifiuto della sceneggiatura da parte del produttore Richard Grandpierre, pur avvezzo alle censure vista l'esperienza con Irreversible di Noé. Anche Grandpierre aveva considerato Martyrs ai limiti della sopportabilità, per poi decidersi a investire comunque su una pellicola dallo scandalo assicurato. E nella polemica generale il regista, Pascal Laugier, credendosi paladino della libertà d'espressione, sembra essersi convinto di aver girato un inaccettabile film di denuncia. Tutt'altro, Martyrs è solo un horror congegnato per irritare gratuitamente, per nulla rivoluzionario e affatto in linea con la perversione degenerata e di dubbio gusto del thriller contemporaneo. Saint Ange perlomeno si contestualizzava nella Francia occupata e citava i classici italiani degli anni '70. Martyrs è invece una carneficina, compiaciuta della propria perversione in un ormai patologico, per il genere horror, eccesso del mostrare (pensiamo naturalmente ai vari Saw e in particolare a Saw IV). Perso nei suoi stessi ingranaggi, non racconta e non si fa tramite di un mondo in decadimento attraverso le regole di genere (cosa in cui eccelleva lo straordinario Cargo 200), né, d'altra parte, riflette sul suo stesso punto di vista cinematografico, argomento su cui la scuola di horror d'oltralpe riesce bene persino nei casi di macelleria più espliciti. Martyrs inizia in medias res, senza alcun preavviso né attimo di tregua. Ci presenta subito mostri inventati e ruoli scambiati, riprendendo un po' goffamente marche tipiche di certo horror asiatico. Degenera poi nell'escatologico, quasi mistico, in sostanza demente. Ci porta all'interno di un imbarazzante trattato sul tema del martirio, inaspettatamente pretenzioso e ascetico. Della bravura delle due belle protagoniste, Morhana Aloui e Mylene Jampanoi è difficile parlare, intente come sono a gridare insanguinate per buona parte del film. Resta poco, dalla messa in scena inelegante, alle pretese da nuovo Salò pasoliniano. Martyrs sembra piuttosto uno scandalo ben progettato, una "boucherie" senza alcun limite (se non quello, coerentemente col tema passionale, erotico) rivestita da misticheggianti motivi religiosi.

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